Numerosi studi scientifici hanno evidenziato come lo spazzolamento dei denti, unitamente all’utilizzo di dentifrici al fluoro, sia tra i principali fattori di rimozione della placca batterica e di riduzione delle carie nella popolazione.
Lo spazzolino è quindi uno strumento importantissimo per la nostra salute orale, ma molte persone hanno ancora delle difficoltà nella scelta del modello più adatto alle proprie esigenze.
In questo articolo andremo ad illustrare e a mettere a confronto le caratteristiche di spazzolini elettrici e manuali e le tecniche di spazzolamento più idonee.
Spazzolino elettrico vs manuale
Lo spazzolino ideale deve rispettare dei requisiti fondamentali in termini di materiale, dimensioni e elasticità per un facile impiego e un’adeguata eliminazione della placca, salvaguardando i tessuti duri e molli della bocca.
L’evoluzione tecnologica ha permesso di realizzare spazzolini manuali con caratteristiche sempre più avanzate:
₋ manici di lunghezza diversa adatti per ogni età e con un design ergonomico per una migliore impugnatura;
₋ testine più piccole con estremità semi sferiche per raggiungere le aree poco accessibili della bocca;
₋ filamenti incrociati e setole di diversa altezza e durezza (soft, medium) che, grazie ad un effetto crossaction, sono più efficaci per la rimozione della placca e conseguentemente per ridurre la formazione di tartaro.
D’altra parte anche gli spazzolini elettrici disponibili in commercio presentano testine con forme diverse (rotonde, ovali, a goccia) con vari tipi di disposizione dei filamenti (piatte, bilivello o multilivello), che permettono molteplici applicazioni per la protezione dello smalto di adulti, bambini e soggetti con trattamenti ortodontici. Inoltre per la tutela delle gengive gli spazzolini elettrici sono dotati di un sensore di pressione.
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Come usare lo spazzolino: tecniche di spazzolamento
Che si scelga uno spazzolino manuale od elettrico anche la tecnica di spazzolamento è essenziale: deve permettere una corretta rimozione della placca ma deve anche commisurare la pressione applicata per non ledere i tessuti.
Fondamentale è il fattore tempo: per spazzolare correttamente i denti è necessario impiegare almeno 2 minuti per due volte al giorno, distribuendo il tempo di spazzolamento uniformemente per ogni quadrante e avanzando dai denti posteriori agli incisivi, esternamente e internamente.
Purtroppo accade che il tempo realmente dedicato sia inferiore al minuto e che allo spazzolino manuale occorra più tempo per rimuovere le stesse percentuali di placca che vengono rimosse in un minuto con uno spazzolino elettrico.
Recenti ricerche svolte da Cochrane Collaboration, un’organizzazione internazionale no-profit che raccoglie informazioni in campo clinico-sanitario, hanno dimostrato che i modelli elettrici con movimento di rotazione-oscillazione rimuovono la placca e riducono la gengivite più efficacemente rispetto agli spazzolini manuali arrivando anche nelle aree interprossimali.
Anche da una verifica sui nostri pazienti, a cui è stato consigliato lo spazzolino elettrico, risulta che un’igiene orale più accurata allunga i tempi dei richiami tra una seduta d’igiene e l’altra da 6 a 12 mesi.
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