Avere un sorriso luminoso e riportare i propri denti al colore originale è un desiderio comune a molti di noi.
Lo Sbiancamento Professionale è una procedura in grado di realizzare questo desiderio velocemente e senza alcun rischio per la salute orale.
In questo articolo andremo a spiegare in cosa consiste la procedura di Sbiancamento Professionale, perchè è molto importante non rivolgersi a sitemi low cost che promettono sbiancamenti di alto livello con poca spesa e quali accorgimenti seguire per mantenere i denti bianchi più a lungo nel tempo.
Sbiancare i denti senza rovinare lo smalto
Innanzitutto va specificato che le macchie dovute a cattive abitudini igieniche, al consumo quotidiano di alcuni alimenti o all’assunzione di alcuni tipi di farmaci non vanno necessariamente trattate con lo sbiancamento, ne tantomeno con sbiancamenti casalinghi, ma possono essere semplicemente rimosse con un’accurata seduta di igiene orale.
Occorre fare molta attenzione ai prodotti sbiancanti fai-da-te presenti sul mercato quali: dentifrici, gel, collutori che spesso si limitano a rimuovere la patina superficiale che ricopre i denti causando numerose problematiche quali:
- sbiancamento non uniforme,
- danni allo strato superficiale dello smalto causati dall’aggressività dei prodotti;
- aumento della sensibilità dentinale.
In cosa consiste lo Sbiancamento Professionale
“Lo Sbiancamento Professionale – ci spiega la Dott.ssa Viviana Cortesi, Igienista dello Studio Ghidini, docente universitario e Opinion Leader in tema di sbiancamento – avviene attraverso l’applicazione di un gel, a base di perossido di idrogeno o perossido di carbamide, che producendo ossigeno è in grado di penetrare tra i prismi dello smalto e sbiancare la sostanza organica interprismatica, senza arrecare alcun danno allo smalto stesso.
Per maggiori informazioni sul metodo di sbiancamento professionale leggi l’intervista completa alla Dott.ssa Cortesi.
Come mantenere i risultati dello Sbiancamento Professionale più a lungo
Nei casi di maggior successo lo Sbiancamento Professionale riesce a migliorare il colore dello smalto di 8 toni e può durare anche un anno, a condizione che il paziente mantenga una corretta igiene domiciliare.
Dopo il trattamento è bene limitare per qualche giorno alcuni cibi e bevande colorati in particolar modo:
- Caffè, tè, vino e bevande pigmentanti;
- Frutta e verdura colorati: pomodori, ciliegie, barbabietole, spinaci, more, lamponi;
- Cioccolato e liquirizia;
- Cibi e bevande acidi come il limone e le arance.
È importante seguire una dieta a base di alimenti “bianchi” o poco colorati, come ad esempio patate, mele, pere, latte, pasta o riso, cavolfiore, carne bianca, ecc.
Se si consumano bibite colorate è meglio usare una cannuccia, grazie a questo accorgimento si limiterà il contatto tra i denti e i pigmenti della bevanda.
Come per tutti i trattamenti di cosmesi, il risultato non è definitivo e quindi per massimizzare i risultati ottenuti e mantenere i denti bianchi nel tempo è consigliabile seguire un protocollo di follow up che stabilisca le modalità di mantenimento del colore ottenuto: piccoli ritocchi che consistono in una o due applicazioni all’anno.
Con poco impegno e a costi molto contenuti si favorirà così la stabilizzazione del colore ottenuto.
Durante i richiami di igiene orale, l’igienista verificherà con la scala colori se lo sbancamento è regredito o se è ancora stabile.
Per concludere è fondamentale che lo sbiancamento dei denti venga eseguito solamente da professionisti, quali odontoiatri e igienisti, che operano garantendo sicurezza nelle procedure e nell’utilizzo di prodotti e strumentazioni certificate, nel rispetto della Direttiva Europea.